Lavoro: oggi a Palermo la 1° giornata in memoria delle vittime del dovere organizzata dalla Cisl

Lavoro: oggi a Palermo la 1° giornata in memoria delle vittime del dovere organizzata dalla Cisl

Palermo – Salvatore Guastella, infermiere dell’ospedale Civico di Palermo, a ottobre del 2002, poco dopo aver concluso il suo turno di lavoro, si è fermato a soccorrere un uomo per strada lungo viale Regione siciliana ed è morto, ad appena 41 anni, investito da una
macchina. Giovanni Mannino anche lui 41enne, nel 2013 era uno degli operai impegnati nella realizzazione del tram di Palermo, ed è stato travolto da un camion guidato da un collega nel cantiere di via Leonardo da Vinci. Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone, nel 1992 aveva 29 anni quando morì nell’attentato mafioso lungo l’autostrada Mazara del Vallo – Palermo, in cui insieme al giudice e alla moglie, Francesca Morvillo, persero la vita oltre a Montinaro, anche gli altri due agenti, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Questi uomini non ambivano a essere eroi, ma volevano essere soprattutto persone perbene che svolgevano il proprio dovere. E nello svolgimento del proprio dovere
sono morti. A loro, alla loro memoria e a quelli di tanti altri, i cui nomi si dimenticano purtroppo con estrema facilità, è stata dedicata la 1° giornata per le vittime del dovere, svoltasi oggi a villa Trabia a Palermo e organizzata da Cisl Fp, Filca Cisl, Cisl Sicilia, Cisl
Palermo Trapani, Cisl Fp Palermo Trapani e Filca Cisl Palermo Trapani, insieme con il Comune di Palermo. Nel corso della manifestazione è stato piantato un albero di ulivo all’interno di Villa Trabia e sono state consegnate targhe commemorative ad Antonio Guastella, figlio dell’infermiere investito mentre soccorreva un automobilista, a Cinzia
D’Oca, moglie dell’operaio Giovanni Mannino e a Tina Montinaro, moglie di Antonio. “Noi non dimentichiamo le donne e gli uomini morti mentre facevano il proprio dovere – hanno dichiarato Maurizio Petriccioli, segretario generale Cisl Fp, Franco Turri, segretario generale Filca Cisl, Mimmo Milazzo, segretario generale Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani, Lorenzo Geraci, segretario generale Cisl Fp Palermo Trapani e Paolo D’Anca, segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani – per noi non sono né saranno mai un numero o un fatto di cronaca. Con questa consapevolezza abbiamo
voluto dedicare questa giornata alle vittime del dovere, alle storie dimenticate di chi ha perso la vita semplicemente perché per senso di responsabilità ha scelto di continuare a svolgere il proprio compito”. Per i sindacalisti, “è dovere di tutti, a partire dalle istituzioni,
onorare la memoria di queste donne e questi uomini, non limitandosi a un mero ricordo in occasione delle manifestazioni”. “Per rendere omaggio a queste persone, a questi lavoratori, a questi cittadini -hanno detto Petriccioli, Turri, Milazzo, La Piana, Geraci e D’Anca – vanno promosse azioni concrete principalmente a sostegno della
sicurezza sui luoghi di lavoro. Le vittime di incidenti purtroppo continuano a crescere, come raccontano i dati statistici, e quest’aumento dipende in larga parte dalla carenza dei controlli e dal depauperamento degli organici negli ispettorati del lavoro”. Secondo la Cisl, “occorre un’azione collettiva per evitare che le morti bianche continuino a essere una piaga che affligge il mondo del lavoro”. “Possiamo impedire che il sacrificio di queste persone sia
vano solo in un modo – hanno aggiunto Petriccioli, Turri, Milazzo, La Piana, Geraci e D’Anca – ovvero impegnandoci, ciascuno per la propria parte, affinché ai lavoratori siano rispettati i diritti, sia loro garantita la sicurezza e si facciano operare in contesti professionali
di dignità e decoro”. La Cisl ha proposto al Comune di Palermo e alle Regione siciliana, di rendere il 30 marzo di ogni anno la giornata in memoria delle vittime del dovere. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ha preso parte alla manifestazione, ha accolto la
proposta del sindacato sulla giornata annuale in memoria delle vittime del dovere e ha rimarcato il ruolo fondamentale della prevenzione, della repressione e dell’accertamento delle irregolarità, come strumenti di contrasto per il triste fenomeno delle morti bianche.
(laco)